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Tre giorni di ascolto, approfondimento e condivisione per guardare all’Europa con uno sguardo più attento alle persone, alle comunità e ai territori. Presso la sede di Caritas Italiana, si è svolto l’appuntamento nazionale del Coordinamento Europa, un percorso annuale che riunisce esperti, operatori e rappresentanti del mondo ecclesiale e sociale per riflettere sulle sfide del nostro tempo e sul contributo che la Chiesa può offrire in materia di advocacy e dialogo con le istituzioni.
La giornata di apertura si è concentrata sui nuovi modelli di sviluppo e sulla necessità di andare “oltre la crescita economica”, titolo del volume presentato da Massimo Pallottino (Unità Studi e Advocacy di Caritas Italiana) e dal professore Andrea Roventini della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A seguire, i saluti istituzionali del Direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, hanno introdotto il lavoro di approfondimento dedicato al tema della transizione sostenibile, affrontando strumenti e tutele come ETS2, Fondo Sociale Clima e Piano Sociale Clima italiano.
La seconda giornata ha posto l’attenzione su un tema centrale per la vita delle comunità: l’economia circolare e le sue applicazioni territoriali, con l’intervento di Duccio Facchini (Altraeconomia), e ha offerto un aggiornamento sui gruppi di lavoro europei di Caritas, tra consultazioni in corso e nuove prospettive di collaborazione. Nel pomeriggio, una tavola rotonda dal titolo “Per un’Europa maestra di pace: prospettive di pace, giustizia e sicurezza comune” ha permesso di mettere in dialogo voci e competenze diverse su un tema sensibile e attuale, proseguendo poi con laboratori e lavori di gruppo dedicati alle iniziative per la pace promosse dai territori.
Infine, la terza giornata ha puntato i riflettori su uno dei pilastri della missione Caritas: l’innovazione sociale come strumento di partecipazione, ripercorrendo le esperienze maturate nel network Caritas e il loro legame con i processi europei. Il momento conclusivo è stato dedicato al rapporto Italia–Bruxelles e al ruolo della Chiesa nei contesti istituzionali europei, con un focus a cura di don Claudio Visconti. I lavori si sono chiusi con un appello condiviso a proseguire nel cammino di dialogo, prossimità e costruzione del bene comune.
Il Coordinamento Europa conferma la volontà di costruire ponti, promuovere partecipazione e fare della pace e della giustizia sociale non solo valori da difendere, ma processi da generare ogni giorno, dentro le comunità e accanto a chi vive fragilità o esclusione.
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